E anche quest'anno ho il mal di schiena e la testa e il cuore pieni...tipici sintomi del post Bologna Book Fair, uno dei principali appuntamenti per gli addetti ai lavori e appassionati di letteratura per l'infanzia.

Come mi sono preparata:
Verso gennaio ho contattato le case editrici che mi sembravano in linea col mio stile, ma ho scelto di incontrare solo editori stranieri, perché avevo soltanto un giorno e ho pensato che fosse più interessante concentrarmi su contatti più difficili da ottenere, agli italiani potrò propormi anche in altri momenti.
Ho scritto una mail di presentazione ( in English, of course!) in cui richiedevo un appuntamento durante la fiera, ho proposto due progetti inediti in modo da mostrare il mio modo di disegnare e provare a concretizzare in un contratto.
Ho ottenuto 9 appuntamenti per un solo giorno...non male!

Come ho viaggiato:
Ovviamente con un bagaglio più pesante del mio corpo...nonostante tutti gli studi per essere più leggera e agile...
Per la prima volta ho lasciato a casa la cartellina e ho portato con me il mio laptop (più leggero no??), peccato che con me avessi anche buona parte dei libri che ho pubblicato, il pranzo e altri oggetti vari.
Eppure mostrare i libri concretamente mi è sembrato importante, nonostante spiegassi ai miei interlocutori che le immagini che vedevano dal mio portfolio erano "published", quando sfoderavo i libri veri, sembravano piacevolmente sorpresi.

Cosa ho fatto:
Ho incontrato gli editori contattati (americani, inglesi, tedeschi), ho lasciato loro dei piccoli promemoria, mi sono segnata degli appunti riferiti ai colloqui, ho girellato per i vari stand, ho guardato la bellissima mostra degli illustratori, mi sono seduta un po' qua e un po' là, in particolare ai confortevoli tavoli in legno dell'allestimento della mostra di illustrazione svedese, ho visto illustratori in carne e ossa, ho raccolto volantini vari, comprato 2 libri da Topipittori e ho giocato a "Disegna il tuo consiglio alla sopravvivenza!" allo stand Mimaster.










































Cosa ho portato a casa:
Come ho già detto, ho incrementato il peso del mio bagaglio con due libri, molti volantini di corsi e concorsi e biglietti da visita.
In più ho dato una scossa necessaria alla mia volontà, passione, amore per il disegno e per la comunicazione in generale. Mi sono riempita gli occhi con immagini di grande qualità, ho respirato il profumo della Fiera (quello di moquette, di panini riscaldati e di carta...buonooooo...).
Spero anche di aver riportato qualche buon contatto, ma questo lo vedremo tra qualche settimana.

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